"The Wellness Boom" Un'indagine sul mercato dei prodotti funzionali e nutraceutici

Lo scopo di questa tesi è quello di raccogliere informazioni idonee a tracciare il profilo del consumatore di prodotti funzionali, per poi confrontarlo con un consumatore tradizionale. Ho preso spunto da un articolo tratto dal settimanale “The Economist” (Gennaio 2007) intitolato appunto “The Wellness Boom” ed ho ritenuto questo argomento di notevole interesse ed importanza in quanto, le dinamiche demografiche ed il cambiamento di stile di vita della popolazione mondiale, porteranno ad una crescita esponenziale del mercato suddetto. In questo studio ho distinto tre fattori principali che, se in equilibrio, aiutano le persone a sentirsi bene: Alimentazione e dieta, aspetto esteriore e condizione fisica. Ho cercato inoltre di suddividere il mercato in tre settori che ritengo più rappresentativi, ossia: Alimenti funzionali e nutraceutici, cosmetica/medicina estetica ed attrezzi ginnici. Oltre a questo ho tracciato una descrizione generale ma esaustiva delle principali aziende che hanno fatto dei prodotti funzionali i loro “cavalli di battaglia”, esaminando la loro strategia, il posizionamento ed il tipo di comunicazione. Infine mi sono dedicato ad una vera e propria “indagine sul campo”, somministrando un questionario (che verrà esposto in seguito), a 120 individui, di cui 60 appartenenti alla classe di “Economia e Gestione delle Imprese” del Prof. Riccardo Lanzara, 30 pazienti ambulatoriali senza evidenti problemi di salute e 30 pazienti ospedalieri con problemi alimentari. Una volta effettuata la rilevazione ho proceduto con l’analisi dei dati (utilizzando le tabelle pivot) riuscendo a tracciare il profilo del “wellness consumer” (consumatore abituale di prodotti funzionali), per poi contrapporlo a quello di un consumatore “normale”. Per concludere, è stato evidenziato un aspetto molto interessante emerso dall’analisi dei risultati , il modo di percepire la qualità da parte del campione,non più basato sulla marca ma sul prezzo ed il gusto. C’è da sottolineare che questa ricerca è stata svolta su un campione relativamente piccolo e che, per forza di cose, i risultati ottenuti dalla stessa non potranno mai essere totalmente rappresentativi della popolazione